3-D Secure 2: informazioni importanti per gli esercenti
Già a inizio 2019 vi abbiamo informato in modo esaustivo in merito alla tecnologia 3-D Secure 2, alla seconda Direttiva europea sui servizi di pagamento PSD2 ed ai relativi impatti futuri sull’e-Commerce. Per rinfrescarvi la memoria: la Direttiva sui servizi di pagamento PSD2 prevede regole più rigide in materia di pagamenti. Nei pagamenti online, i clienti devono autenticarsi con due dei tre criteri diversi per confermare la propria identità (autenticazione forte del cliente).
Al fine di concedere a tutti gli esercenti online più tempo per l’implementazione, l’Autorità bancaria europea ABE ha previsto per le autorità di regolamentazione locali in tutta Europa un periodo transitorio, che si concluderà il 31 dicembre 2020, per rendere operativa l’autenticazione forte del cliente.
Per tenere conto dell’interesse costante e delle numerose richieste in merito all’integrazione e al livello di implementazione di Saferpay, in questo post del nostro blog risponderemo alle tre domande che abbiamo ricevuto più frequentemente.
Saferpay supporta già 3-D Secure 2?
A maggio 2019, Saferpay è stato uno dei primi PSP a introdurre sul mercato le autenticazioni 3-D Secure 2. Da allora, monitoriamo continuamente il tasso di accettazione del nuovo procedimento presso tutte le parti interessate dell’ecosistema delle operazioni di pagamento. Da sempre, il nostro obiettivo è di migrare i nostri clienti alla nuova modalità 3-D Secure 2, se constatiamo un tasso di accettazione stabile e pari, almeno, alla precedente modalità 3-D Secure 1.
Issuer Readiness: al momento notiamo che sempre più emittenti di carte di credito sfruttano il sistema 3-D Secure 2 e registrano le proprie carte di credito per usufruire della nuova procedura di autenticazione dei pagamenti. All’inizio del loro ciclo di vita, i nuovi sistemi possono comportare notevoli difficoltà. Anche i titolari delle carte devono acquisire familiarità con la nuova modalità.
Questo ed altri fattori, fanno sì che il numero di autenticazioni effettuate mediante 3-D Secure 2 aumenti. Al contempo, tuttavia, anche il tasso di accettazione cresce significativamente.
Tassi di accettazione: il vantaggio più discusso di 3-D Secure 2, il cosiddetto metodo “frictionless flow”, che consente un’autenticazione semplice e agevole senza necessità di un’ulteriore interazione da parte del titolare della carta, viene supportato dagli emittenti. Circa il 58% di tutte le autenticazioni 3-D Secure 2 sono “frictionless” e presentano un tasso di accettazione elevato pari al 90% circa. In confronto, il cosiddetto “challenge flow”, nel quale il titolare della carta deve autenticarsi esplicitamente, porta a una diminuzione del tasso di accettazione. Si è constatato che i titolari delle carte talvolta interrompono autonomamente il procedimento di autenticazione, se per autenticarsi ricevono dati incomprensibili da parte dell’emittente della propria carta.
Riepilogo: Saferpay osserva continuamente la “readiness” di tutti gli attori coinvolti nel processo 3-D Secure 2 ed attiva automaticamente 3-D Secure 2 per tutti gli esercenti nei Paesi nei quali il tasso di accettazione non ha generalmente alcuna ripercussione negativa sull’attività. Come valore comparativo utilizziamo il tasso di accettazione attuale di 3-D Secure 1. La “readiness” dipende in gran parte da quanti emittenti hanno introdotto e testato i propri processi 3-D Secure 2, da quanti riconfigurano i propri sistemi e dalla qualità dell’implementazione nel complesso.
Continueremo a seguire attentamente gli sviluppi presso gli emittenti e le modifiche dei tassi di accettazione, al fine di potervi offrire un tasso di conversione ottimale con il massimo livello di sicurezza e protezione dalle frodi.
Posso già usare 3-D Secure 2?
Probabilmente le vostre transazioni vengono già elaborate mediante 3-D Secure 2, se la procedura è stata attivata per il vostro Paese. Potete verificare la versione dell’autenticazione (1 o 2) nel registro delle transazioni alla pagina “Journal Detail”.
Devo inviare ulteriori dati aggiuntivi?
In diversi articoli e pubblicazioni su 3-D Secure 2 si discute inoltre della quantità dei nuovi dati che deve essere inviata dagli esercenti con ogni transazione. Su Saferpay, per i seguenti motivi, non sono ancora stati implementati i nuovi dati nella nuova interfaccia dell’integrazione:
- Vogliamo ridurre al minimo l’impatto sulle integrazioni pre-esistenti: l’introduzione di 3-D Secure 2 nel 2019 ha comportato numerose sfide, le quali hanno anche generato in parte delle incertezze tra gli utilizzatori. Pertanto, per aiutare i nostri esercenti ci siamo posti l’obiettivo di ridurre al minimo l’onere per le implementazioni e per gli upgrade. Vengono inviati solo i dati necessari per l’autenticazione, pertanto gli esercenti non devono apportare ulteriori modifiche di integrazione per poter usare 3-D Secure.
- Ci teniamo a ridurre il più possibile l’onere a carico dei nostri clienti: ove possibile, Saferpay trova autonomamente i dati necessari, senza richiederli all’esercente. Ciò vale ad esempio per diversi dati dei browser e dei dispositivi che sono necessari secondo lo standard EMVCo.
- Vi consigliamo quali dati devono essere inviati: i sistemi di analisi del rischio degli emittenti sono in grado di apprendere meglio e più rapidamente se ricevono determinati dati supplementari. Per questo vi consigliamo di inviare urgentemente anche i dati dei titolari delle carte come l’indirizzo di consegna e quello di fatturazione.
- Continueremo ad adeguare ed ottimizzare costantemente Saferpay conformemente agli ulteriori sviluppi: l’analisi delle transazioni degli emittenti, nella quale si valuta se una transazione può essere esclusa dal “challenge flow”, anche in futuro diventerà sempre più articolata e necessiterà di ulteriori dati per fornire una valutazione del rischio ottimale. Con questo sviluppo, Saferpay starà al passo e offrirà la possibilità di soddisfare questi requisiti. Nel farlo, occorre infatti sempre ponderare bene se ciò porta vantaggi ai nostri clienti.
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